Post on 25-Jul-2016
description
No, non è uno scherzo.Ce l'abbiamo fatta!
Il giornale si presenta....................................pag 2
Autogestioni e occupazioni,
Roma si infiamma …................................pag 3 e 4
La tecnologia ha invaso la scuola.............pag 5
Intervista alla preside, autogestione,
settimana corta e tanto altro!............pag 6 e 7
Confronto: quella della riforma,
è una buona o cattiva scuola? ….........pag 8 e 9
Aula autogestita, cosa c'è da sapere?...pag 10
|| mese dicembre 2015 || Anno 1 prima pagina primo numero || #LeVocidelMorgagni ||
L'inizio di una nuova avventura
Scuola,la nostra scuolaScuola,la nostra scuola
Il Morgagni hafinalmenteil suo giornalestudentesco!
In molti, leggendo le pagine di
questo numero, si porranno delle
domande sull’ effettiva utilità di un
giornale scolastico e molti altri
neanche proveranno a
sfogliarlo, sicuri di
perdere soltanto il loro
tempo. Eppure noi siamo
convinti del lavoro che
stiamo facendo perché
crediamo che tra i
ragazzi della nostra generazione come
tra le persone del nostro tempo si stia
diffondendo un’indifferenza generale
che prima ha colpito le questioni
politico-nazionali per poi andare ad
espandersi/attaccare la nostra vita
quotidiana. Ma se tra gli adulti un
sentimento di rassegnazione e
indifferenza può essere quasi
compreso, è nella natura dell’esser
giovane la voglia di cambiare il
mondo. Una voglia che sembra esser
quasi scomparsa.
Le colpe sono da attribuire a una
società che non riesce più a trasmettere
ai suoi figli la passione per la res
pubblica, per tutto ciò che ci riguarda
da vicino. Forse perché siamo troppo
ammaliati dal benessere economico. Il
consumismo ci ha reso insensibili di
fronte a quello per cui i nostri nonni e
antenati hanno sempre combattuto: la
difesa dei propri
diritti, la libertà, la
partecipazione. Il
volere dei cittadini
sta perdendo inoltre
la sua importanza,
elezioni con
percentuali di astensionismo altissime,
governi non eletti dal popolo
dovrebbero essere più che spie
d’allarme. E’ un dato oggettivo: ormai
ad un governo fa più paura vedere la
borsa chiudere in rosso che centinaia di
migliaia di persone
manifestare
arrabbiate nere in
piazza. Noi di sicuro
con questo giornale
non possiamo
cambiare questa
concezione della vita, ma possiamo
provare a sensibilizzare gli studenti del
nostro liceo su alcune tematiche
cruciali, tematiche che ci riguardano da
vicino, le nostre tematiche.
Arrivati a questo punto vorrei
presentarvi il primo numero del nostro
giornale con una frase di Malcom x: “il
domani appartiene a coloro che oggi si
preparano ad affrontarlo”. Il presente
quindi è strettamente legato al futuro.
Se vogliamo realizzarci un domani,
dobbiamo iniziare a lavorare oggi per
conoscere il passato e capire un
presente che è ben più che compiti a
casa, calcio, soldi o terrorismo. Questo
oltre ad essere il compito di un giornale
dovrebbe anche essere l'obbiettivo
della scuola, che nel nostro paese
invece che essere aiutata e finanziata
dallo stato, con il passare degli anni è
sempre più vittima di
ridimensionamenti.
Noi invece
questo lavoro lo
faremo con la piena
dignità di chi sa di
aver messo al
servizio degli altri il
proprio tempo, il proprio pensiero e
quindi anche un po’ di se stesso.
G.E
|| mese dicembre 2015|| pagina 2 || #LeVocidelMorgagni ||
No, non è uno scherzo. Ce l'abbiamo fatta! No, non è uno scherzo. Ce l'abbiamo fatta!
Dopo anni di tentativi più o meno falliti, nasce Dopo anni di tentativi più o meno falliti, nasce
Le Voci del Morgagni, con lo scopo di mettere Le Voci del Morgagni, con lo scopo di mettere
gli studenti del nostro liceo a conoscenza dei gli studenti del nostro liceo a conoscenza dei
fatti inerenti il mondo scuola e non solo! Sarà a fatti inerenti il mondo scuola e non solo! Sarà a
cadenza mensile e gratuito per noi ragazzi.cadenza mensile e gratuito per noi ragazzi.
Tra le persone del nostroTra le persone del nostro
tempo si sta diffondendotempo si sta diffondendo
un'indifferenza generaleun'indifferenza generale
Malcom X: “il domani Malcom X: “il domani
appartiene a coloro che oggi siappartiene a coloro che oggi si
preparano ad affrontarlo”preparano ad affrontarlo”
ScuolaScuola
Gli studenti romani si sonoriappropriati delle loro scuole!
E' appena concluso il periodo caldo delle proteste studentesche, vediamo come è andata
“Ogni novembre sempre la stessa
storia! Ai nostri tempi queste forme di
protesta avevano un valore, voi lo fate
solo per perdere ore di lezione”;
ripetono imperterriti alcuni professori
che, evidentemente, non hanno avuto
modo di dare senso alle loro forma di
protesta.
Arriva Novembre, e le scuole
occupano o autogestiscono. Il decreto
107 deliberato dal governo Renzi, più
comunemente chiamato “Buona
Scuola” ha fatto discutere e ha creato
malumore, ma anche senza nessuna
riforma governativa ci sarebbe stata
comunque occasione per protestare. La
scuola italiana infatti non è perfetta e
troppi ragazzi,usciti dal mondo
liceale ,non sono ancora pronti ad
affrontare e vivere il mondo in tutta la
sua cruda realtà.
E' per questo motivo che
si fanno le autogestioni
ed è per questo che si
occupano le scuole: le
forme di protesta di
Novembre, sono l’unico
vero momento in cui i
ragazzi possono
riprendersi gli spazi che appartengono
anche a loro, visto che li vivono
quotidianamente ; ogni singolo
studente ha delle responsabilità che
non può ignorare, altrimenti la sua
stessa scuola ne pagherà. I ragazzi
devono avere il
coraggio di opporsi a
quella scuola che
troppo spesso non è
in grado di prepararli
al mondo della vita
reale.
Quest'anno gli istituti del quartiere
Monteverde hanno messo in atto
diverse forme di protesta, più o meno
incisive. Come il Morgagni anche
Montale, Manara e Caffè hanno deciso
di intervenire e dare inizio a una
didattica alternativa attraverso una
settimana di
autogestione,
aperta al dialogo
e destinata ad
affrontare in
particolare i temi
scottanti di
oggigiorno che
sempre più
spesso vengono accantonati dagli stessi
docenti, ingabbiati da programmi
immobili e antiquati.
Il Malpighi si è invece impegnato
nell'occupazione dell'istituto, complici
anche le varie problematiche interne.
Una forma
di protesta
decisa,
duratura e
ben riuscita
nei suoi
scopi. Di tutt'altro esito la protesta del
Volta, costretto a disoccupare dopo soli
due giorni a causa dell'intervento da
parte delle forze dell'ordine, allertate
dalla preside della scuola.
Per concludere tra le forme di protesta
di quest’anno, ci sembra doveroso
citare l’esempio del Virgilio, liceo da
sempre in prima linea . Gli studenti del
liceo Virgilio hanno deciso di occupare
il loro istituto, criticando la riforma del
governo ma anche portando
all’attenzione del dirigente scolastico
una serie di problematiche interne alla
loro scuola. Con una grande forza
d’animo e di volontà’ questi studenti,
da soli contro tutti: dirigente, professori
segue a pag 4 »
|| mese dicembre 2015 || pagina 3 || #LeVocidelMorgagni ||
Morgagni, Montale e Caffè: Morgagni, Montale e Caffè:
autogestione. Occupazioni per autogestione. Occupazioni per
Malpighi e VirgilioMalpighi e Virgilio
ScuolaScuola
»segue da pag 3
e genitori, sono riusciti a
mantenereun'occupazione per ben 15
giorni; 15 giorni pieni di conferenze,
corsi e momenti di socialità’. Hanno
inoltre avuto un grandissimo impatto su
l’opinione pubblica, apparendo su tg e
testate giornalistiche nazionali e, come se
non bastasse, sono riusciti ad ottenere un
incontro coni Davide Faraone, il
sottosegretario dell’istruzione. Non
sappiamo ancora come si evolverà’ la
situazione per i ragazzi del Virgilio,
tornati da pochi giorni a scuola dopo ben
due settimane, ma sicuramente la loro e’
stata una vittoria. La dimostrazione che
noi ragazzi non siamo solo destinati ad
accettare il mondo come ci viene
presentato ma possiamo fare la
differenza, influenzare con le nostre
azioni, la società. Le occupazioni e le
autogestioni non sono dunque quelle
ricorrenze tradizionali, fatte tanto per
fare, che servono solo a perdere tempo e
saltare scuola, ma sono momenti di
partecipazione, di responsabilizzazione e
formazione per gli studenti che possono,
anche se in maniera non tradizionale,
crescere culturalmente, migliorare se
stessi e, almeno nella loro speranza, il
mondo.
Si ringraziano tutti gli studenti degli altri
licei di Roma per i dati forniti.
N.C
Approfondiamo:l'autogestione del Morgagni in sintesiApprofondiamo:l'autogestione del Morgagni in sintesi
Anche il nostro liceo, dal 23 al 27 Novembre ha avuto la possibilità di prender parte Anche il nostro liceo, dal 23 al 27 Novembre ha avuto la possibilità di prender parte
alla protesta cittadina con un' autogestione che ha riportato più che buoni risultati.alla protesta cittadina con un' autogestione che ha riportato più che buoni risultati.
La settimana è infatti iniziata con un'assemblea in cui i ragazzi hanno ricordato ai (non La settimana è infatti iniziata con un'assemblea in cui i ragazzi hanno ricordato ai (non
tanti) docenti presenti, il loro desiderio e la loro necessità di approfondire tematiche tanti) docenti presenti, il loro desiderio e la loro necessità di approfondire tematiche
d’attualità troppo spesso messe in secondo piano da una parte del corpo docenti a causa d’attualità troppo spesso messe in secondo piano da una parte del corpo docenti a causa
della preoccupazione, non sempre lecita, di dover finire i programmi didattici. della preoccupazione, non sempre lecita, di dover finire i programmi didattici.
I giorni che sono andati dal 24 al 27 novembre sono stati quindi importanti per I giorni che sono andati dal 24 al 27 novembre sono stati quindi importanti per
approfondire determinati argomenti, poco trattati nelle “normali” lezioni scolastiche.approfondire determinati argomenti, poco trattati nelle “normali” lezioni scolastiche.
Sono stati invitati numerosi ospiti: con Camilla Ancona e Rosa Lovene è stato possibile Sono stati invitati numerosi ospiti: con Camilla Ancona e Rosa Lovene è stato possibile
discutere e approfondire la tanta discussa (non nelle classi) legge 107 “La Buona discutere e approfondire la tanta discussa (non nelle classi) legge 107 “La Buona
Scuola”. Il professore universitario Mario Midiri ha parlato delle nuove mafie, di stato eScuola”. Il professore universitario Mario Midiri ha parlato delle nuove mafie, di stato e
globalizzazione. Sulla questione mediorientale e sui fatti di Parigi sono intervenuti globalizzazione. Sulla questione mediorientale e sui fatti di Parigi sono intervenuti
Francesco Pira, che ha un importante ruolo nell’ausilio dei rifugiati siriani, e Vincenzo Francesco Pira, che ha un importante ruolo nell’ausilio dei rifugiati siriani, e Vincenzo
Fabbri, giornalista della nota rivista Limes, che con Fabbri, giornalista della nota rivista Limes, che con un’interessante conferenza un’interessante conferenza
congiunta, hanno potuto spiegarci e farci riflettere sulle cause dei noti attentati congiunta, hanno potuto spiegarci e farci riflettere sulle cause dei noti attentati
terroristici. Si è anche avuto modo di invitare noti personaggi pubblici, come Armando terroristici. Si è anche avuto modo di invitare noti personaggi pubblici, come Armando
Traverso, storico conduttore del programma della nostra infanzia “è Domenica Papà”, Traverso, storico conduttore del programma della nostra infanzia “è Domenica Papà”,
passando per il regista Cosimo Alemà, rilevante sia nell’ambiente musicale che passando per il regista Cosimo Alemà, rilevante sia nell’ambiente musicale che
cinematografico, concludendo con il giovane Cranio Randagio, stella nascente nel cinematografico, concludendo con il giovane Cranio Randagio, stella nascente nel
campo campo della musica rap, che ha avuto modo quest’anno di confrontarsi con il mondo di della musica rap, che ha avuto modo quest’anno di confrontarsi con il mondo di
X Factor. X Factor.
C’è stata oltretutto la possibilità di invitare un dirigente della FAO, che ha parlato C’è stata oltretutto la possibilità di invitare un dirigente della FAO, che ha parlato
dell’importanza politica ed economica dell’acqua nel mondo, e il presidente di Amnestydell’importanza politica ed economica dell’acqua nel mondo, e il presidente di Amnesty
International, che ci ha fatto riflettere su un tema sempre attuale e significativo come International, che ci ha fatto riflettere su un tema sempre attuale e significativo come
quello dei diritti umani. Senza dimenticare il sopravvissuto alla Shoà Nello quello dei diritti umani. Senza dimenticare il sopravvissuto alla Shoà Nello
Dell’Ariccia, che ha potuto raccontarci la sua toccante esperienza, e dell’importante Dell’Ariccia, che ha potuto raccontarci la sua toccante esperienza, e dell’importante
discorso di Vincenzo Barca riguardante la sensibilizzazione sulle droghe, lavorando lui discorso di Vincenzo Barca riguardante la sensibilizzazione sulle droghe, lavorando lui
stesso a contatto con tossicodipendenti. Bisogna per questioni di spazio tralasciare gli stesso a contatto con tossicodipendenti. Bisogna per questioni di spazio tralasciare gli
interventi di molti altri. E' tuttavia evidente che questa settimana di autogestione sia interventi di molti altri. E' tuttavia evidente che questa settimana di autogestione sia
stata la dimostrazione che gli studenti non sono stata la dimostrazione che gli studenti non sono interessati a boicottare la scuola col interessati a boicottare la scuola col
fine di saltare qualche ora di lezione, tutt’altro: vogliono semplicemente renderlafine di saltare qualche ora di lezione, tutt’altro: vogliono semplicemente renderla
migliore.migliore.
R.M R.M
|| mese dicembre 2015 || pagina4||#LeVocidelMorgagni||
TecnologiaTecnologia
Tecnologia:
Morgagni, liceo
all'avanguardia?
Noi alunni del Morgagni studiamo
in una scuola dotata di computer,
proiettori, aule informatiche, lim e
molto altro ancora. Ma quali sono
esattamente gli standard tecnologici
che la nostra scuola può vantare? E
soprattutto, potremmo reggere un
eventuale confronto con gli altri licei
italiani e non? Da una recente intervista
con il dott. Paliotto, DSGA del
Morgagni, la redazione ha ottenuto
alcune informazioni sulla nostra
scuola.
Tutte le nuove macchine sono state
acquistate grazie ad un progetto del
2012 gestito dal Paliotto e dalla prof.
Amatiste. Stiamo parlando di: 45
computer con relativi monitor
distribuiti in tutte le classi , sala
professori e uffici vari, e 39
videoproiettori. Il Morgagni è dotato
inoltre di un'infrastruttura di rete, che
in ottica futura, sarà in grado di
sopportare la connessione a internet di
tutti gli alunni, tramite dispositivi
personali. Si arriverebbe così a creare
un wi-fi di classe, e un vero e proprio
network fra i professori e la classe
stessa. Distribuendo
contemporaneamente tablet o pc
portatili a tutti gli studenti.
Da queste informazioni potremmo
tranquillamente affermare che il
Morgagni, per la teconlogia che mette
al servizio dei propri studenti, è un
liceo all'avanguardia, ma passiamo ad
un confronto con altre scuole.
Al Liceo Statale Pietro Metastasio
di Scalea, in Calabria, sono state
potenziate le attrezzature multimediali
per favorire la didattica laboratoriale in
tutte le classi. Il progetto è stato
intitolato "Verso la Scuola 2.0”, e ha
attrezzato i docenti di tablet personali e
la scuola di registri elettronici. Inoltre è
stato previsto l'ampliamento del
laboratorio di Disegno e Storia
dell'Arte per consentire l'uso di
software a essa dedicati.
Il 22 gennaio 2013 le stampanti 3D
sono arrivate sui banchi di scuola del
liceo Malpighi di Bologna. Per ora
questo progetto è un esperimento che
punta però ad aprire la strada anche per
le altre scuole. Venti studenti,
frequentanti dal secondo al quinto anno
del liceo scientifico, potranno
partecipare a un percorso extra-
curriculare, durante il quale gli sarà
insegnato prima a disegnare in 3D, poi
a stampare e personalizzare i propri
oggetti. Per gli studenti di primo,
invece, il percorso è curriculare e sarà
portato avanti dai docenti di
informatica e di disegno
Secondo un sondaggio del 2009
fatto dal Dipartimento dell'Istruzione
degli Stati Uniti, nelle scuole pubbliche
americane il 97% degli insegnanti ha
dei computer collegati ad un registro
elettronico in ogni classe, al 93% di
essi è possibile cedere a internet ogni
giorno, mentre il 7% di essi viene
utilizzato esclusivamente per la visione
di diapositive. Negli USA esistono,
però, tante realtà diverse. Si possono
trovare licei all’avanguardia, come la
Menlo school in California, aventi le
tecnologie più avanzate come
computer, lim e tablet; e scuole, senza
alcun strumento tecnologico, dove
questa ondata di modernizzazione non
è arrivata Per questo motivo il
presidente della commissione federale
negli USA delle comunicazioni, ha
stanziato 1,4 miliardi di dollari per un
programma che permetterà alle scuole
con difficoltà economiche l'acquisto di
nuovi strumenti tecnologi.
S.L.P e I.C
|| mese dicembre 2015|| pagina 5 || #LeVocidelMorgagni ||
Grazie all'operato del dott. Paliotto, DSGA del Grazie all'operato del dott. Paliotto, DSGA del
nostro liceo e della prof. Amatiste, un'ondata di nostro liceo e della prof. Amatiste, un'ondata di
computer, proiettori e monitor ha invaso il computer, proiettori e monitor ha invaso il
nostro liceo. Vediamo in dettaglio di cosa nostro liceo. Vediamo in dettaglio di cosa
stiamo parlando e se questa ondata è arrivata stiamo parlando e se questa ondata è arrivata
anche nelle scuole del resto d'Italia e non. anche nelle scuole del resto d'Italia e non.
Intervista alla presideIntervista alla preside
“Gli studenti e i professori, le colonne del liceo.
I docenti dovrebbero aprirsi di più nei vostri confronti”
Buongiorno, preside.
Buongiorno a voi ragazzi, sono molto
felice che inizi questo giornale
scolastico.
A tal proposito, che ruolo deve avere
un giornale all’interno di un liceo?
Deve trattare gli argomenti a cuore
degli studenti del Morgagni; dalla
cronaca, qualcosa di divertente
riguardante prof. e alunni, all’attualità
culturale e politica.
Lei è ormai al Morgagni da due anni,
prima il dirigente scolastico era la
professoressa Termite. Come ha
trovato il liceo al suo arrivo? E’
soddisfatta dell’operato svoltosi in
questi due anni?
Il liceo Morgagni è un bel liceo, che si
fonda su due colonne: una sono gli
studenti, voi ragazzi che siete
splenditi,belli, l’altra sono i docenti, di
cui devo riconoscere la bravura. Ho
però percepito un po’ di tensione
all’interno del corpo docenti; ci sono
dei gruppi e non c’è collaborazione.
Dovrebbero più aprirsi nei vostri
confronti.
Come valuta l’autogestione da poco
conclusa e l’assemblea straordinaria
convocata per i fatti di Parigi?
Molto bene. E’ stata un’occasione per
mettere alla prova voi studenti , che
avete dimostrato una grande capacità
organizzativa. Certo, alcuni ragazzi
non hanno partecipato, ma comunque
l’affluenza è stata elevata. L’assemblea
all’inizio dell’autogestione è stata
molto interessante, sebbene disertata
dalla gran parte dei docenti. Anche nel
momento dei fatti di Parigi avete
partecipato in molti e dimostrato molta
maturità agli occhi dei professori.
Considerando quindi l’alta
partecipazione e il risultato positivo,
non pensa che iniziative di questo
genere dovrebbero essere più
frequenti durante l’anno scolastico?
Io parlo da vecchia docente: ai docenti
non basta mai il tempo che hanno a
disposizione, distendono le spiegazioni
per un lungo periodo e dopo, tutte le
verifiche sono sempre fatte alla fine o
del trimestre o del pentamestre. Già vi
comunico che, come sempre, i mesi di
aprile e maggio saranno terribili per voi
ragazzi. Vi ricordo comunque che voi
avete la vostra assemblea mensile,
quelle 5 ore possono essere veramente
utilizzate per approfondire gli
argomenti.
Da quest’anno è entrata in vigore la
settimana corta. Quali miglioramenti
pensa abbia portato questo
cambiamento alla didattica?
Io sono una fautrice delle settimana
corta. Bisogna ancora lavorarci perché
l’organizzazione scolastica ha subito
dei cambiamenti che potrebbero
sembrare al momento non troppo
proficui: si è allungata la giornata, voi
ragazzi avete 6 ore invece che 5.
Quest’anno è stato di prova, il
prossimo, saremo maggiormente attenti
alla formulazione dell’orario e anche i
docenti cominceranno a capire che non
vi possono subissare di compiti. Un
professore di matematica con 2 ore,
non può fare un’ora matematica e una
fisica, dovrà fare un’ora e mezza di
matematica. I consigli di classe
dovranno diventare luogo di
programmazione, che al momento
manca. Però, a mio avviso, i due giorni
di riposo sono proficui per gli studenti.
Segue a pag 7 »
|| mese dicembre 2015|| pagina 6 || #LeVocidelMorgagni||
Lunga intervista rilasciata dalla preside alla nostra Lunga intervista rilasciata dalla preside alla nostra redazione. Molti i temi trattati: dal ruolo che deve redazione. Molti i temi trattati: dal ruolo che deve avere un giornale all'interno di un liceo, avere un giornale all'interno di un liceo, all'autogestione da poco conclusa, dalla settimana all'autogestione da poco conclusa, dalla settimana corta, al progetto MUSM. Non sono mancate delle corta, al progetto MUSM. Non sono mancate delle frecciatine, soprattutto nei confronti dei docenti.frecciatine, soprattutto nei confronti dei docenti.
Intervista alla presideIntervista alla preside
»segue da pag 6
L’anno scorso noi studenti eravamo
contrari alla settimana corta e
abbiamo dovuto subire questa
mutazione. In cambio però c’erano
state fatte delle promesse, dall’utilizzo
maggiore dei laboratori all’uso dei
computer in classe. Cosa vuole dire a
tutti quei professori che non hanno
minimamente rispettato queste
promesse?
E’ anche vero che gli studenti favorevoli
alla settimana corta l’anno scorso hanno
taciuto. Io poi, sistematicamente, vado
nel collegio a dire ai professori che
pressano troppo i ragazzi, dovrebbero
limitarsi di più e organizzarsi. Al
Morgagni del resto si studia, i risultati
poi li vedrete a lungo termite.
Lei sarebbe disposta a rimettere la
settimana corta in discussione al
consiglio di istituto?
E’ troppo presto per trarre giudizi,
aspettiamo almeno la fine dell’anno. Il
Morgagni si sta muovendo nella
direzione che hanno preso tutte le scuole.
Lei è consapevole del fatto che i
professori non leggono le circolari in
classe?
Sono consapevole. Devo però lamentare
il fatto che il sito d’istituto non è
navigato per niente da voi studenti e lì
sono presenti tutte le circolari. Andate a
vedere il sito e pretendete voi, dai
professori, la lettura delle circolari.
I rappresentati degli studenti
vorrebbero far partire il progetto
MUSM, grazie al quale degli artisti
avranno il permesso di abbellire
l’edificio scolastico con dei murales, lei
è favorevole a questo progetto?
E’ un progetto di cui parleremo in
consiglio d’istituto. La street art a me
piace molto, quanto poi sia lecito farla
all’interno dell'edificio bisogna
discuterne, perché io sono dirigente
adesso e i locali sono di proprietà della
provincia. E' una cosa che dovrebbe
essere gestita meglio anche insieme al
municipio.
Non pensa che questi murales possano influire positivamente sull’aumento di
iscrizioni al nostro liceo?
Dipende, se questi artisti del MUSM vorranno fare dei murales sulla parete sotto i
motorini o sulla parete del campetto, non ci saranno problemi. Sulla parte interna, è un
discorso che va oltre la scuola, di competenza della provincia.
In questo numero ci sarà un articolo sulla Buona Scuola. Che idea si è fatta su
questa riforma?
Sono sostanzialmente favorevole alla buona scuola; certo ci sono delle criticità, per
noi dirigenti il lavoro è aumentato ma a me sembra una legge che investe sulla scuola.
Anche questa deve essere un po’ vissuta. Arrivederci ragazzi e in bocca al lupo per il
giornale.
F.C
CONCORSO: RAPPRESENTA IL MORGAGNI IN UNA FOTO O IN UN DISEGNO, E INVIALO ALLAE-MAIL, leVocidelMorgagni@gmail.com. LA MIGLIOR IMMAGINE O IL MIGLIOR DISEGNO, SARA' MESSO IN PRIMA PAGINA NELPROSSIMO NUMERO!
|| mese dicembre 2015 || pagina 7 || #LeVocidelMorgagni||
Confronto...proConfronto...pro
Buona scuola: grande fregatura o riforma rivoluzionaria?
Parliamo ora di un argomento che
ha generato molte controversie nel
mondo della scuola e non solo: la
Riforma della Buona Scuola.
Due sono i punti che hanno causato
maggiori discussioni: l'aumento dei
poteri del preside e la presunta
trasformazione della scuola in
un'azienda.
Specialmente riguardo al secondo
punto, molti sindacalisti e lavoratori si
sono lamentati del fatto che la scuola
abbia perso la sua funzione educativa
per esser totalmente piegata verso il
mondo del lavoro, per fare un esempio:
gli alunni di ogni liceo, dovranno
partecipare a 200 ore, 400 nel caso di
istituti tecnici-professionali, di stage in
aziende e istituzioni, anche in periodi
extra- scolastici, per un finanziamento
statale di 100 milioni, facendo così
entrare la logica del mercato nella
scuola, per trasformarla in una
“fabbrica di lavoratori”.E allora ci si
potrebbe chiedere: ma la funzione
principale della scuola non dovrebbe
essere appunto quella di preparare noi
studenti al mondo del lavoro, anziché
solo “educarci” e produrre precari e
disoccupati come tutti (persino
l'Unione Europea) ci rimproverano? A
me sembra il controsenso maggiore di
questa riforma il fatto che tutti, ma
proprio tutti, prima si lamentino del
fatto che la scuola italiana produca solo
precari, e poi quando si fa una legge
che può porre un rimedio efficace al
problema, si dà la colpa del precariato
alla legge suddetta. Tutte queste ore di
stage ci permetterebbero sia di trovare
un lavoro con più facilità una volta
fuori dalle superiori, che farci capire il
lavoro ai noi più congeniale, per
evitare di arrivare fino ad oltre
l'università senza saper fare niente.
Perché gli studenti italiani prodotti dal
sistema scolastico precedente alla
Buona Scuola sono invidiati da tutto il
mondo, per la loro formazione
culturale...eppure, quanto alle loro
effettive capacità lavorative, non sono
un granché, (infatti, l'Italia conta un
13% di disoccupati, contro il 5% degli
Stati Uniti, il cui sistema scolastico
inserisce gli studenti nei settori
lavorativi immediatamente dopo le
superiori).
Ora parliamo della questione del
“preside-sceriffo”. Siccome è un punto
di grande controversia (come tutta la
riforma del resto), ho deciso di
leggermi meglio la riforma per capirne
di più, e questo è ciò che ho potuto
discernerne: il preside convocherà di
persona i neo-assunti (scelti in base ai
risultati dei concorsi) come si fa di
solito per qualunque altro lavoro (con
l'ufficio di collocamento come tramite);
potrà tagliare le classi sovraffollate
smistando gli alunni in altre classi;
potrà assegnare supplenze di una
durata massima di 10 giorni; si
occuperà dei licenziamenti; dovrà
promuovere la didattica (che sarà a
organizzazione triennale); dovrà
valutare gli insegnanti (consigliato da
un organo di tre insegnanti, due
genitori e un ispettore esterno); e verrà
sottoposto a esame statale ogni tre
anni. Effettivamente, il preside viene
quasi trasformato in un direttore
d'azienda, ed effettivamente, la logica
di mercato entra nella scuola.
Ma è davvero così terribile, la cosa?
Come ho già detto, la maggior parte di
noi dovrà entrare nel mondo del lavoro,
e dovrà imparare le regole stesse del
mercato. Non è forse meglio che vi
entriamo in contatto fin da subito?
L.L.B
|| mese dicembre 2015|| pagina 8 || #LeVocidelMorgagni ||
La nuova riforma del sistema scolastico voluta La nuova riforma del sistema scolastico voluta
da Renzi è stata la legge che, se possibile, ha da Renzi è stata la legge che, se possibile, ha
generato più controversie nella storia italiana. generato più controversie nella storia italiana.
Ma cosa c'è di vero? Io, curioso per natura, Ma cosa c'è di vero? Io, curioso per natura,
sono andato a indagare...sono andato a indagare...
Confronto...controConfronto...contro
Buona scuola:un decreto leggeche raggira,una riforma all'italiana
Siamo tutti a conoscenza della
nuova riforma del sistema scolastico
che è stata passata sotto il nome di
“Buona scuola”.
Indubbiamente andava estirpato dal
sistema scolastico italiano il cancro del
precariato in una maniera o nell'altra,
ma come è nostra abitudine anche
questa volta è stata solo “messa una
toppa”.
Lo stato ha infatti deciso, costretto
dall’Unione Europea, di assumere a
tempo indeterminato quell'esercito di
precari che caratterizzava il panorama
didattico ante riforma, oltrepassando
sia il sistema delle graduatorie
(privando quindi tutti i professori nelle
posizioni più alte della graduatoria dei
loro diritti), che inserendo una parte dei
neoassunti
“nell’organico
dell’autonomia”. Ancora
non è chiaro quali
mansioni andranno a
svolgere questi ultimi.
Dovrebbero essere innanzitutto legati a
una rete di scuole e usati
prevalentemente per sostituire i docenti
titolari di qualsiasi materia e grado
(medie-liceo), in caso di loro assenza
dal lavoro per un periodo massimo di
10 giorni.
Il problema è che i precari assunti in
questo modo, sono già
interni alla scuola,
lavorando ogni anno da
settembre a giugno. E non
c’era bisogno di questa
riforma per garantire un
posto stabile a tutti quei
lavoratori che avevano già maturato il
diritto al contratto a tempo
indeterminato.
Soffermiamoci ora, per un attimo su
questa figura del Preside-manager. Con
questa riforma si cerca in maniera
esplicita di trasformare la scuola in
un'azienda dove il preside diventa il
datore di lavoro in
grado di assumere
chi vuole, di
rinnovare o meno i
contratti triennali
dei professori e di
premiare il “merito” (quindi i più
capaci o i più servili?).
Con questo sistema, chi impedirà ai
presidi di scuole più rinomate e con un
budget maggiore (in base agli iscritti)
di assumere i migliori docenti sul
mercato, lasciando così sguarniti gli
altri istituti? Si accentuerà dunque il
divario tra scuole di serie A e di serie
B. Tra centro e
periferia.
In altri punti
la riforma parte
da buone idee
ma finisce
sempre o con il privare i docenti di
quelle conquiste per cui hanno lottato
giustamente per lungo tempo o con il
non specificare dove si andranno a
prendere i fondi per le innovazioni.
Dopotutto è una riforma a ribasso, una
riforma che tende a finanziare le scuole
paritarie e a “aziendalizzare” quelle
pubbliche, una riforma che assume ma
dall'altra mano leva garanzie, una
riforma che raggira … Dopotutto una
riforma all'Italiana!
E.P e G.E
|| mese dicembre 2015 || pagina 9|| #LeVocidelMorgagni ||
Milioni di persone scese in piazza a Milioni di persone scese in piazza a
protestare,occupazioni e scioperi, non sono bastati protestare,occupazioni e scioperi, non sono bastati
a fermare la Buona Scuola. Esiste una legge di a fermare la Buona Scuola. Esiste una legge di
iniziativa popolare, che però non è stata iniziativa popolare, che però non è stata
minimamente presa in considerazione dal governo. minimamente presa in considerazione dal governo.
Consapevoli di questo, andiamo a capire meglio i Consapevoli di questo, andiamo a capire meglio i
cambiamenti apportati dalla legge 107cambiamenti apportati dalla legge 107
Precariato: il cancro delPrecariato: il cancro del
sistema scolastico italianosistema scolastico italiano
La scuola diventa aziendaLa scuola diventa azienda
mentre il preside, unmentre il preside, un
datore di lavorodatore di lavoro
ScuolaScuola
Studenti mentre imbiancano la nostra aula
Aula autogestita, istruzioni per l'uso
Da quest'anno anche noi studenti del Morgagni abbiamo uno spazio tutto nostro, sfruttiamolo!
L’aula autogestita è un'aula presente
all’interno dell’edificio scolastico,
gestita in maniera autonoma dagli
studenti, utilizzabile fuori dall'orario
delle lezioni o nelle ore di buca. Qui gli
studenti di una scuola possono riunirsi
per guardare film, tenere corsi
pomeridiani o semplicemente riposarsi.
In particolare, nel nostro liceo l’aula si
trova al piano terra accanto al
laboratorio di musica e viene usata per
alcune attività quali il cineforum e il
giornale studentesco. La nostra aula
autogestita è in fase di allestimento, ma
abbiamo molti progetti in servo per
cercare di sfruttare al meglio lo spazio
che abbiamo a disposizione. Per il
momento è provvista di computer,
proiettore e di un discreto numero di
sedie con banchi. E’ stata recentemente
imbiancata e si provvederà a dipingere
murales per abbellirla. Purtroppo molte
scuole non hanno a disposizione
un’aula da dare agli studenti o se la
possiedono non la cedono facilmente
perché c’è il pericolo che possa
diventare un luogo sospetto, utilizzato
dai ragazzi per perdere soltanto il loro
tempo. Ma l’aula autogestita può
diventare anche lo spazio dove tenere
normalmente le assemblee o un centro
di ispirazione per tutti gli alunni di una
scuola. Certo, questo dipende molto
dalla maturità degli studenti. Un’ altro
esempio di aula autogestita lo troviamo
al Montale che dopo l’occupazione ha
messo appunto un auletta autogestita.
Ma tornando a noi, il professor Fantera
ci ha raccontato, in una recente
intervista, che in passato, nel
Morgagni, l’aula era diventata un posto
losco e poco raccomandabile, quindi in
seguito chiusa.
Ecco qua, invece, la
storia della nostra aula nel
dettaglio: L’idea dell’alula
risale agli anni ’70
quando tra gli studenti
nasce l’esigenza di avere
un proprio spazio in cui esprimere e
sviluppare le proprie idee. L'aula così
assunse anche un aspetto politico,
diventando il simbolo delle conquiste
studentesche. Agli inizi degli anni ’90
il clima politico cominciò ad
affievolirsi, l’aula nel nostro liceo, si
trovava ancora tra il laboratorio di
musica e LAE 1, e gli alunni di allora
ottennero il permesso di organizzarci
delle attività gestite dagli studenti fuori
l’orario scolastico. Fu così che l’aula
venne chiusa perché diventata un luogo
di posteggio per chi nelle ore di buca si
nascondeva o perchè, nel pomeriggio
veniva usata per fare cose poco
raccomandabili con gli amici.
Quest’anno è stata riaperta nel LAE 1
per la necessità degli studenti di
ritrovarsi. L’intervista con il professor
Fantera si è conclusa con il prof. che ci
ha chiesto se fosse così utile un’aula
dove noi studenti possiamo andare per
venti minuti durante la mattina, o
restare per poco
tempo nel
pomeriggio data la
rigidità dell’orario
scolastico delle
scuole italiane, e l’elevato numero di
compiti a casa, (altri paesi ad esempio
hanno un orario scolastico con due ore
di lezione e una di riposo, poi una di
lezione ect.). Noi cercheremo di stupire
il professore con i vari progetti che
proveremo a organizzare nell’aula
autogestita. Ora però, non resta altro
che mantenerla in vita e cercare di
allestirla! I ragazzi del 1C
|| mese dicembre 2015|| pagina 10 || #LeVocidelMorgagni ||
Aula autogestita, simbolo Aula autogestita, simbolo
delle conquiste studenteschedelle conquiste studentesche
CinemaCinema
Il Fondamentalista Riluttante e Fury, i film scelti questo mese dal nostro cinemaniaco
Il mese di Novembre è stato caratterizzato, da tematiche
forti e violente come quella della lotta al terrorismo e al
Fondamentalismo islamico, in seguito agli attentati di Parigi. Il
film è ambientato in Pakistan nel 2010, Le manifestazioni che
vedono coinvolti studenti fondamentalisti islamici sono in
aumento. Uno dei leader delle ribellioni è il giovane professore
Changez Khan . Il sequestro di un suo collega americano fa
precipitare la situazione. È proprio in questo momento delicato
che Khan accetta di farsi intervistare dal giornalista americano
Bobby Lincoln al quale decide di raccontare la propria storia, di
un giovane professionista nel campo della finanza, stimato da
numerosi colleghi per le sue incredibili capacità . Nell'ambiente
della borsa newyorchese Changez sembra aver anche trovato
l'amore con Erica, una fotografa alle prime armi . Tutto va bene
per lui quindi fino a quando l'11 settembre 2001 cambiano di
colpo le prospettive. La sua vita comincerà a modificarsi
indelebilmente : è diventato improvvisamente l'islamico da
amare od odiare, non più una persona. Un ottimo film per intuire
le ragione dell’odio che ha causato gli attentati Parigini, e su
quanto il pregiudizio può essere dannoso per la nostra società.
VOTO 3,5/5
La guerra, dopo anni di apparente pace, è tornata ad aleggiare
nel nostro continente. Fury, racconta l’ultima ( e la più
disastrosa) guerra affrontata dall’Occidente. Nell'aprile del
1945, mentre gli Alleati sferrano l'attacco decisivo nel Vecchio
Continente , un agguerrito sergente, Wardaddy, comanda un
carro armato Sherman e il suo equipaggio di cinque uomini in
una missione mortale contro l’esercito Nazista. Fury è un war
movie, allo stesso tempo di grande qualità e di grandi
contraddizioni, eternamente sospeso tra sincero orrore e
celebrazione dell'eroismo. Molto vicino come stile a Quentin
Tarantino senza però quell'ironia che caratterizzava le scene di
non guerra in Bastardi senza Gloria.
Brad Pitt e il regista David Ayer, quindi, ci regalano un film
emozionante in cui la violenza della guerra è l’assoluta
protagonista. Una guerra dura ed omicida che però, non può
cancellare l’amore, le azioni eroiche , il coraggio e le virtù di cui
gli uomini, nonostante tutto, sono ancora in grado di mostrare.
Magistrale anche l'interpretazione di Lgan Lerman, Norman
'Macchina' Ellison nel film, già famoso per esser stato il
protagonista di Percy Jackson e gli dei dell'olimpo, e Colpa delle
stelle.
VOTO 4/5
|| mese dicembre 2015|| pagina 11 || #LeVocidelMorgagni ||
Sin dalla sua creazione, il cinema è stato considerato “la settima arte”, Sin dalla sua creazione, il cinema è stato considerato “la settima arte”,
un'arte nuova che ha coinvolto immediatamente ogni individuo della un'arte nuova che ha coinvolto immediatamente ogni individuo della
nostra società. Noi del Giornale Studentesco, abbiamo pensato di nostra società. Noi del Giornale Studentesco, abbiamo pensato di
proporvi alcuni film per affrontare in maniera diversa argomenti delicati proporvi alcuni film per affrontare in maniera diversa argomenti delicati
e interessanti della nostra societàe interessanti della nostra società..
Hanno partecipato alla creazione di questo giornale: Giorgio Ercoli, Nathan
Clay, Enrico Prosperi, Renato Midiri, Francesca Canale, Lorenzo La Bella,
Marcofabio Segoni, Susanna La Porta, Ivana Chiesa, i ragazzi del 1C.
Un ringraziamento particolare ad Adolfo Gaudioso, compagno d'avventura.
Ringraziamo anche la D.S prof. Zona, il DGSA dott. Paliotto e il prof.
Fantera per il tempo che ci hanno messo a dispozione.
Visitate la nostra pagina facebook: www.facebook.com/LeVocidelMorgagni.
Le Voci del Morgagni può anche essere sfogliato on line all'indirizzo.
https://issuu.com/adolfogaudioso/docs/voci .
|| mese dicembre 2015|| pagina 12 || #LeVocidelMorgagni||
Pubblicità